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Alessandro Cattelan su Netflix alla ricerca della felicità

Roma, 15 mar. (askanews) – Cattelan parte con una nuova avventura dal 18 marzo su Netflix cercando indizi di felicità. Nel docu-show "Alessandro Cattelan: una semplice domanda" viaggia in Italia e all’estero, si interroga, si confronta con gli altri, per cercare di capire da cosa possa scaturire la felicità, in che modo sia legata a famiglia, amore, dolore, fede, e anche come sia legata a tutte le altre emozioni.

Alla domanda se abbia capito qualcosa in più sulla felicità al termine di questo viaggio, risponde: "Una mazza, una mazza. Sapevo che mi sarei automesso questa ghigliottina sopra la testa: è ovvio che quando fai una serie del genere poi le persone si aspettano che tu abbia trovato una risposta e io in realtà no, perché non credo nelle risposte, soprattutto su argomenti del genere. Io ho fatto delle domande, questa è una serie di domande, domande vere, che io mi faccio, sono considerazioni su me stesso che io mi faccio. Sono temi tutto sommato universali e io provo a pormi le domande in base ai pensieri che ho avuto negli anni su questo argomento".

Tanti personaggi, in luoghi e situazioni differenti, lo aiutano a portare avanti queste riflessioni: da Roberto Baggio a Geppi Cucciari, Elio, Francesco Mandelli, Paolo Sorrentino, Gianluca Vialli.

"Baggio mi ha confermato quanto la riservatezza sia un valore e lo diventi ogni giorno di più visto il mondo in cui viviamo in cui ognuno di noi non riesce a trattenere un’emozione dentro di sé, siamo nell’epoca in cui tutto va tirato fuori.

"Vialli, credo come un po’ tutti quelli che hanno visto gli episodi, mi ha dato due cazzotti in bocca, perché sta vivendo una fase della sua vita cercando di trarne fuori il meglio. E soprattutto mi ha dato la possibilità di parlare senza retorica dell’unico argomento che tutti veramente abbiamo in comune e che paradossalmente nessuno di noi vuole mai affrontare con realtà, cioè che moriremo tutti. E lo ha affrontato senza retorica, con grande saggezza secondo me, ascoltarlo è stato veramente un privilegio".

Anche in questo programma Cattelan conferma vivacità, inventiva, capacità di creare situazioni divertenti. Spingendo sempre un po’ in alto il livello della riflessione.

"Ci stiamo ossessionando con la felicità: è come se non accettassimo più la sofferenza, è come se non accettassimo più di essere a disagio, è come se non accettassimo più i momenti difficili, è come se ci avessero convinto che la felicità è l’unica via. La felicità appunto come diceva l’analista, è una delle emozioni che compongono le nostre giornate.

La felicità non è sopravvalutata però ci stiamo ossessionando secondo me con questa felicità 24 ore su 24".

Redazione

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