Milano, 26 feb. (askanews) – Se il riscaldamento globale continuasse con il trend attuale, nel 2035 il mare Artico potrebbe essere privo di ghiacci nei mesi estivi. Una condanna a morte per gli orsi polari che senza ghiaccio marino non possono sopravvivere. Lo sottolinea il Wwf in occasione della Giornata mondiale dell’orso polare, il 27 febbraio.
Nel mondo si stima che siano fra 16.000 ai 31.000 orsi polari, divisi in 19 popolazioni nelle regioni artiche di Europa, Asia e America.
Il cambiamento climatico ha ridotto la distesa di ghiaccio marino che un tempo si estendeva dal Polo Nord alla Baia di Hudson meridionale. E proprio nell’area meridionale della Baia di Hudson, fra il 2011 e il 2016, è stato stimato un calo della popolazione di orsi polari del 17%, con la diminuzione del numero di individui da 943 a 780.
Una situazione destinata a peggiorare visto che nel 2020 il ghiaccio polare ha raggiunto un nuovo record negativo: negli ultimi 50 anni, solo nel 2012 alla fine dell estate era stata registrata un estensione della banchisa polare minore di questa.