Grazie, per aver siglato il “patto del Nazareno” col nemico numero uno della sinistra italiana, spostando sempre più il baricentro a destra e allontanando (come se ce ne fosse bisogno) i pochi elettori di centrosinistra.
Grazie per aver fatto fuori, più o meno contestualmente, Enrico Letta.
Grazie per aver portato il Pd al 40,8% alle Europee del 2014 e aver deciso, da lì in avanti, di costruire il “partito della nazione”.
Sogno, questo, che forse aveva già in mente quando vinse le primarie e da Arcore le arrivò una telefonata: “Caro Matteo, complimenti!
Con te abbiamo, finalmente, un partito socialdemocratico”.