12 giugno 1963 – Nel Mississippi, il leader dei diritti civili Medgar Evers viene ucciso davanti casa con un colpo di fucile alla schiena poche ore dopo lo storico discorso del Presidente Kennedy a sostegno degli afroamericani.
L’assassino, un membro del Ku-Klux-Klan su cui convergono tutte le prove, sarà inspiegabilmente scagionato per ben due volte dallo Stato del Mississippi, prima della definitiva condanna all’ergastolo giunta solo nel 1994.
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