Categorie: Video Memorie

Rocco Chinnici, il padre del Pool Antimafia

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29 luglio 1983 – Un commando formato da Vincenzo Galatolo della famiglia dell’Acquasanta, Nino Madonia, figlio del capomandamento di Resuttana, Stefano Ganci della famiglia della Noce e Giovanni Brusca, aziona il detonatore che provoca l’esplosione di una Fiat 126 imbottita con 75 kg di esplosivo davanti all’abitazione del Capo dell’Ufficio Istruzione di Palermo Rocco Chinnici.

È la prima volta che Cosa Nostra usa un’autobomba; alcuni quotidiani titoleranno “Palermo come Beirut”.

Insieme al magistrato, ideatore del Pool Antimafia, perdono la vita il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi.

I mandanti saranno condannati in via definitiva quasi 20 anni dopo: fu l’intera “cupola” (Totò Riina soprattutto) a decidere l’eliminazione del giudice, anche su pressioni ricevute dai cugini Nino e Ignazio Salvo.

Jack Sentenza

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Jack Sentenza
Tags: mafia

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