Per finanziare le misure principali della manovra, tra cui reddito di cittadinanza e quota 100, il governo ha deciso di introdurre nuove clausole di salvaguardia per il 2020 e il 2021: se non verranno sterilizzate comporteranno un netto aumento dell’Iva. Persino maggiore rispetto a quello inizialmente preventivato e che il governo aveva promesso di disinnescare, almeno parzialmente, da subito.
La relazione tecnica che accompagna il maxi-emendamento precisa che l’aliquota Iva ridotta passerà dal 10% di oggi al 13% nel 2021.
Mentre quella ordinaria, ora al 22%, salirebbe al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021.
Un aumento netto anche rispetto alle precedenti clausole di salvaguardia, che il governo aveva promesso di sterilizzare. Ad oggi l’Iva ridotta passerebbe ugualmente al 13% nel 2020, ma quella ordinaria si fermerebbe, nella peggiore delle ipotesi, al 25% nel 2021
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