📌 Alessandro #Barbero, ospite di Giovanni #Floris a #diMartedì, è intervenuto sulle polemiche per le celebrazioni del 25 aprile, sulle differenti sensibilità e sulle divisioni storiche tra partigiani e fascisti.
Lo storico ricordato anche un episodio della sua famiglia invitando a superare la memoria personale, ad andare oltre per arrivare alla storia.
"Il problema di quella parte d’Italia che ha continuato a insegnare ai bambini in casa che la resistenza era fatta da criminali è che, effettivamente, tanti italiani stavano dall’altra parte – spiega lo storico – Tanti italiani hanno sofferto nella guerra partigiana, tanti italiani si sono sentiti sconfitti e questo è un dato di fatto. Ma in ogni guerra ovviamente c’è chi vince e c’è chi è sconfitto. Ci sono guerre in cui non è così evidente, appunto, chi sta dalla parte giusta e chi sta dalla parte sbagliata".
"Una delle tragedie dell’Italia è proprio questa difficoltà di andare al di là della propria memoria, la memoria di tante famiglie è una memoria di persone che sono state magari anche ammazzate. Io ho due nonni che erano fascisti e uno è stato fucilato dai partigiani. Però con tutto il dolore che la mia famiglia ha provato per questo, forse perché faccio lo storico, e so che la memoria non basta perché ognuno ha la sua. E invece bisogna andare un po’ più in là e arrivare alla storia".
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