Barcellona, 1 mar. (askanews) – La polizia regionale della Catalogna, i Mossos d’Esquadra, hanno preso in custodia Josep Maria Bartomeu, ex presidente del Barcellona, e perquisito la sede del club blaugrana. Assieme a Bartomeu sono stati arrestati anche i suoi principali collaboratori: il capo di gabinetto Jaume Masferrer, il Ceo del club Oscar Grau e il responsabile dei servizi legali Romàn Gomez Ponti.
Gli arresti sono stati eseguiti nell’ambito dell’inchiesta definita "Barçagate" scaturita dalla denuncia di un anno fa,
anticipata da alcuni giornali, secondo i quali la dirigenza del club catalano avrebbe avuto a libro paga una società il cui obiettivo era screditare sui social network i giocatori contrari alla linea dirigenziale, da Messi a Piqué. L’inchiesta è condotta dalla giudice istruttore Alejandra Gil, che ha esteso il segreto processuale su tutti gli atti.
L’ondata di arresti e perquisizioni arriva a pochi giorni dalle elezioni della nuova giunta del club catalano, e diversi candidati alla carica di presidente hanno reagito. Joan Laporta, che si è ripresentato dopo aver già guidato il Barça dal 2003 al 2010, ha sottolineato la "presunzione d’innocenza" di Bartomeu, aggiungendo comunque che "non è una notizia gradevole". Un altro candidato, Toni Freixa, ha difeso invece in modo esplicito Bartomeu: "Non camminerai mai solo", ha scritto Freixa su Twitter con un cuore blu e uno rosso come i colori del club, "troppa gente vuole fare male al Barça: non lo permetteremo".