Milano, 12 feb. (askanews) – Diffonderebbe notizie che "danneggiano" gli interessi della Cina: la messa in onda della BBC World News britannica è stata vietata da Pechino e anche l’emittente pubblica di Hong Kong ha dichiarato che avrebbe abbandonato il canale. BBC avrebbe "gravemente violato" le leggi cinesi: una specie di rivolta dei Boxer contro il giornalismo, a guardarla da Occidente.
Definita dal portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price "preoccupante":
"Condanniamo – ha detto – la decisione della Repubblica Popolare Cinese di bloccare BBC World News. Pechino mantiene uno degli spazi informativi più controllati, oppressivi e meno liberi del mondo. È preoccupante che la Repubblica popolare cinese limiti alle piattaforme di operare liberamente in Cina: i leader di Pechino utilizzano ambienti mediatici liberi e aperti all’estero per promuovere la disinformazione".
Bbc aveva appena denunciato stupri, abusi sessuali e bambini sistematicamente separati dai genitori nei campi di internamento per la minoranza degli uiguri e altri cittadini musulmani nella regione cinese dello Xinjiang. In particolare ha fatto notizia il caso del modello Merdan Ghappar. La Cina nega le accuse e afferma che il servizio della BBC è "del tutto privo di fondamento fattuale".
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