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Bill Gates predice il nostro futuro? Ecco cosa succederà nei prossimi 15 anni

7 previsioni di Bill Gates che potrebbero avverarsi
Salute, energia, cibo, robot, terrorismo: la visione del milionario attraverso il cancello.

Sarà per la necessità di pensare in prospettiva, o per la rete di frequentazioni ad altissimo livello: in ogni caso, Bill Gates, oltre che per il patrimonio da capogiro, è famoso per la sua visione lucida del futuro. Il milionario padre di Microsoft ha fatto delle previsioni azzeccate una cifra stilistica (nel 1999 aveva anticipato, per esempio, la diffusione di smartphone e social media). Qui di seguito, alcuni degli scenari che ha recentemente evocato, e che non sembrano poi così lontani dal realizzarsi.

Le previsioni di Bill Gates

SCONFIGGEREMO LA POLIO. Nel suo resoconto annuale del 2013, Gates aveva auspicato che avremmo definitivamente debellato la polio entro 6 anni. Grazie a un’intensa opera di campagne vaccinali, l’obiettivo per il 2019 pare effettivamente vicino: nel 2016, sono stati solamente 37 i nuovi casi della paralisi infantile. A fine anni ’80, erano più di 400, mentre all’inizio del ‘900, durante le peggiori epidemie, la malattia colpiva circa 400 mila bambini ogni anno. Secondo Gates, la polio potrebbe diventare la seconda malattia, dopo il vaiolo, a scomparire per un nostro successo scientifico. Storia della polio, e dell’uomo che l’ha sconfitta

I PAGAMENTI SARANNO SEMPRE PIÙ VIRTUALI. “Entro il 2030 due miliardi di persone che non hanno un conto bancario metteranno denaro da parte ed effettueranno pagamenti con i loro cellulari”, scriveva Gates nella sua Lettera Annuale del 2015. “A quel punto, i provider di denaro mobile offriranno un’ampia gamma di opzioni, dagli investimenti ai finanziamenti, alle assicurazioni”. In effetti, servizi finanziari di questo tipo stanno migliorando significativamente la vita nei Paesi emergenti, con attività economiche in fermento ma infrastrutture bancarie ancora insufficienti. Il successo di M-PESA, un servizio di pagamenti mobile nato in Kenya che grazie al trasferimento di denaro online facilita i microprestiti, ne è un esempio.

RISCHIEREMO MOLTE VITE PER IL BIOTERRORISMO. In una conferenza a Monaco, a febbraio 2017, Gates ha detto che uno dei maggiori rischi per la salute globale è l’eventualità di patogeni a diffusione aerea prodotti sinteticamente e liberati a scopo terroristico: per esempio, una versione artificiale del virus del vaiolo, o un ceppo di super influenza più mortale della norma. Secondo gli esperti una simile minaccia potrebbe avverarsi in 10-15 anni. In un anno, un patogeno particolarmente aggressivo potrebbe infettare oltre 30 milioni di persone. Anche per questo il milionario è in prima linea nelle campagne vaccinali in tutto il mondo.

I ROBOT CI RUBERANNO IL LAVORO. In questo Gates è pessimista: entro i prossimi 20 anni potrebbero essere migliaia, se non milioni, i posti di lavoro persi a causa di robot sempre più efficienti e avanzati. Per questo il milionario ha proposto di tassare gli androidi assunti.
I robot ci ruberanno davvero il lavoro?

L’AFRICA NON DOVRÀ PIÙ IMPORTARE CIBO. Il continente africano potrebbe incrementare la produttività agricola del 50% entro il 2030, diventando autonomo dal punto di vista alimentare. Gates lo ha scritto due anni fa. Attualmente l’Africa importa l’equivalente di 50 miliardi di dollari (46 miliardi di euro) da fuori, nonostante il 70% degli abitanti dell’Africa subsahariana sia dedito all’agricoltura. Lo sviluppo di raccolti più nutrienti, resistenti alle malattie e alla siccità potrebbe, secondo Gates, raddoppiare la resa agricola del continente.

IL MONDO GIRERÀ A ENERGIA RINNOVABILE. Una delle previsioni più speranzose tra quelle di Gates riguarda il panorama energetico. Entro 15 anni, per il magnate, la Terra potrebbe funzionare in gran parte a energia pulita. Sarebbe una rivoluzione ambientale ma sopratutto economica: ancora in troppi paesi mancano acqua corrente ed elettricità, così nelle ore notturne deve cessare qualunque tipo di attività. Energia pulita, la ricetta di Gates

LA POVERTÀ COSÌ COME LA CONOSCIAMO SPARIRÀ PRESTO. Tutte queste innovazioni – in ambito digitale, vaccinale, agricolo – porteranno, secondo Gates, alla fine della povertà entro il 2035.
Non è un’utopia ma un problema di definizione: attualmente, la Banca Mondiale definisce povertà un budget pari o inferiore a 1,90 dollari al giorno (1,70 euro). In meno di 20 anni la maggior parte della popolazione potrebbe uscire da questa soglia per entrare in quella del reddito medio-basso, secondo il milionario, sempre che i livelli di aiuti ai Paesi emergenti continuino al passo odierno.

Redazione

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