Il direttore di un centro di formazione professionale dei salesiani vicino Bologna, Carlo Caleffi, ha inventato il "Football anti-Covid": si gioca a sette, col campo diviso per aree. Ognuno ha uno spazio all’interno del quale correre e calciare il pallone, zero contatti. "Speriamo sia una luce anche per altri" dice a Fanpage.it. Continuano così i derby tra promessi falegnami e idraulici. Anzi, "c’è una grande rivalità" assicurano alcuni degli studenti. In tutto sono una ventina, con provenienze diverse e qualche volta degli incidenti di percorso, ma col calcio si è sempre parlato la stessa lingua. Nonostante la didattica a distanza e le restrizioni, qui si respira qualche boccata di normalità, fra sfottò, cadute, goal e persino chi si cimenta nella telecronaca. Mancano solo le esultanze con gli abbracci.
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