Roma, 15 apr. (askanews) – Cancro e Covid, l’emergenza nell’emergenza. Questo il chiaro titolo dell’incontro promosso da Motore Sanità
insieme a FAVO, Federazione delle Associazioni di Volontariato
in oncologia, in programma domani. Occasione per ragionare
sull’emergenza oncologica, una realtà preoccupante su cui stanno
riflettendo e proponendo soluzioni le principali società
scientifiche e i rappresentanti dei pazienti e cittadini. E su
cui si è espresso recentemente il Parlamento con due importanti
mozioni:
Francesco De Lorenzo (già MInistro della Salute), Presidente di
Favo:
"E’ un webinar per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e
condividere con tutta la comunità oncologica il risultato
eccezionale che il Parlamento ha dimostrato di voler conseguire
per rilanciare gli aspetti che più hanno preoccupato i malati di
cancro in termini di emergenza oncologica, con due risoluzioni
approvate in 20 giorni all’unanimità alla Camera e al Senato che
hanno dimostrato conoscenza e sostegno della tematica oncologica.
Con questa iniziativa intendiamo riportare anche al Governo
questa emergenza per individuare un progetto complessivo che
passi attraverso la definizione di un nuovo piano oncologico
nazionale in linea con quello europeo definendo tutti gli aspetti
da aggiornare e ampliare per consentire ai malati di cancro il
miglior accesso ai trattamenti terapeutici e diagnostici".
L’ interruzione o il rallentamento per mesi degli screening, degli
interventi chirurgici, dei trattamenti radioterapici, delle
terapie palliative e dei supporti psicologici a causa della
pandemia, inciderà in maniera preoccupante sugli outcomes dei
pazienti.
Il piano oncologico europeo e quello nazionale con rispettivi
ordini del giorno sul futuro dell oncologia e dell emergenza
oncologica, delineano infatti le linee di intervento e le
proposte per riorganizzare i processi nell era intra e post
pandemica, ma gli obiettivi delineati possono essere raggiunti
solo se la coscienza dei problemi diventa uniforme in tutti i
livelli istituzionali a partire dalle Regioni.
Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità:
"Tutto questo accade mentre noi in realtà parlavamo di un
rilancio del servizio sanitario nazionale attraverso la
cosiddetta medicina delle 4 P, cioè medicina preventiva,
recuperando gli screeninh e avanzando nella comunicazione sui
corretti stili di vita, medicina predittiva, ampliando l’uso
della genetica molecolare, dell’intelligenza artificiale e
dell’analisi dei dati, medicina personalizzata, dove l’obiettivo
della cura dei tumori sarà sempre più quello di terapie target
specifiche per ogni paziente e infine medicina partecipata,
grazie alla tecnologia e speriamo all’impegno del recovery fund,
che ci permetterà di mettere in connessione i pazienti e farli
partecipare come attori principali del sistema".
L’obiettivo deve essere quello di mettere come filiera in primis
le indicazioni del Beating Cancer Plan europeo, riformulando il
piano nazionale sul cancro che va ampliato, fino alla ricaduta
sulle varie regioni, che devono agire come detto in maniera
uniforme.