Milano, 1 apr. (askanews) – Le società statunitensi dovranno fare la loro parte per il rilancio del paese. La Casa Bianca si è rivolta direttamente alle aziende all’indomani del lancio da parte del presidente Joe Biden del maxi piano di investimento da 2mila miliardi di dollari per le infrastrutture. Un piano che sarà finanziato in parte portando le tasse per le imprese al 28%.
"Le società alle quali le imposte sono state abbassate al 21 per cento, un tasso mai così basso nella storia, le società che non hanno pagato tasse nel 2018, noi riteniamo che ora possano permettersi di aiutare la ricostruzione della forza lavoro, e investire nelle industrie del futuro e assicurare che le nostre infrastrutture ci rendano competitivi con la Cina", ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.
"Il piano di salvataggio americano era un piano d’emergenza. C’era la necessità di realizzarlo il più rapidamente possibile per gestire la pandemia e per offrire assegni di soccorso diretti agli americani. Adesso abbiamo un po’ più di tempo a disposizione per lavorare e discutere coi membri dei due partiti. Vogliamo vedere dei progressi da qui al Memorial Day (il 31 maggio), noi vorremmo che il pacchetto fosse approvato per l’estate", ha aggiunto Paski.
Ma il leader della minoranza al Senato americano Mitch McConnell ha affermato che i repubblicani non sosterranno il pacchetto di investimenti nelle infrastrutture presentato da Biden.
"Il mio punto di vista sulle infrastrutture è che dovremmo costruire ciò che possiamo permetterci e non colpire l’economia con grandi aumenti delle tasse o aumentare ancora di più il debito nazionale", ha detto McConnell dal suo Stato di origine, il Kentucky.
Il leader repubblicano ha sostenuto che, date le ristrette maggioranze dei Democratici al Congresso, Biden non ha il mandato di perseguire un’agenda che definisce "di sinistra".