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Caso Andrea Prospero, l’avvocato: “In quelle chat la banalità del male, lo hanno spinto nell’abisso”

Le chat tra Andrea Prospero e il 18enne romano indagato sono "estremamente crude e chiare" secondo l’avvocato della famiglia di Andrea Prospero Francesco Mangano.

La Procura di Perugia ha iscritto nel registro degli indagati due giovanissimi. Un diciottenne romano è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver istigato Andrea Prospero al suicidio. Il secondo indagato è invece un ragazzo campano che sarebbe il fornitore dei farmaci ingeriti da Andrea e che lo hanno portato poi alla morte.

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