“La mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui sono colpevole. Sto soffrendo perché sono un anarchico, e davvero io sono un anarchico; ho sofferto perché ero un italiano, e davvero io sono un italiano” (Bartolomeo Vanzetti).
9 aprile 1927 – Dopo queste parole, ultimo disperato tentativo di autodifesa davanti alla Corte, nel Massachusetts gli anarchici italiani Sacco e Vanzetti vengono condannati alla pena di morte in via definitiva.
La sentenza sarà eseguita a Boston pochi mesi più tardi.
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