29 luglio 1890 – Ad Auvers-sur-Oise, paesino francese vicino a Parigi, muore suicida il trentasettenne Vincent van Gogh, geniale quanto al tempo incompreso pittore olandese.
28 luglio 2005 – Con un comunicato letto dal portavoce Séanna Breathnach, per la prima volta nella storia dell’organizzazione a volto scoperto, l’IRA annuncia la fine della lotta armata. Breathnach aggiunge che i “volontari” avrebbero da allora in avanti usato esclusivamente mezzi pacifici e politici per perseguire l’obiettivo ultimo dell’organizzazione, ovvero l’unità d’Irlanda.
27 luglio 1794 – Nella seduta del 9 termidoro (27 luglio del Calendario rivoluzionario), la Convenzione Nazionale si solleva contro i triumviri giacobini Robespierre, Saint-Just e Couthon; durante l’arresto “l’incorruttibile” Robespierre viene colpito al volto dal gendarme Charles-André Merda (che in seguito preferirà cambiare cognome in “Meda”). Termina dopo 10 mesi il Regime del Terrore.
26 luglio 1956 – Per finanziare la costruzione della Diga di Assuan il Presidente egiziano Nasser nazionalizza il Canale di Suez, fino ad allora in mano a imprese franco-britanniche. La decisione, pur legittimata dall’ONU, scatenerà le ire di Israele, Francia e Gran Bretagna, poi sfociate nella nota Crisi di Suez.
25 luglio 1978 – Dopo aver provato per nove anni a concepire senza risultati a causa di un problema alle tube di Falloppio, a Manchester la signora Lesley Brown dà alla luce Louise, prima bimba al mondo nata con il metodo della fertilizzazione in vitro. La sorella minore di Louise, Natalie, anch’ella concepita in vitro, […]
24 luglio 1908 – Alle Olimpiadi di Londra, Dorando Pietri taglia per primo il traguardo della maratona dopo un drammatico finale in cui, stremato dalla fatica, cade più volte ed è aiutato ad alzarsi da due giudici. Verrà per questo squalificato in seguito al ricorso statunitense.
23 luglio 1992 – Con una dichiarazione unilaterale l’Abcasia proclama la propria indipendenza dalla Georgia, a sua volta divenuta da pochi mesi autonoma dall’Unione Sovietica. Nonostante sia ancora oggi rivendicata dalla Georgia e non riconosciuta dalle Nazioni Unite, la piccola Repubblica sopravvive grazie al sostegno economico-militare russo.
22 luglio 2011 – Un’autobomba esplode nel centro di Oslo a poca distanza dagli uffici del Primo ministro, provocando 8 vittime. Circa due ore dopo, l’attentatore neonazista Anders Breivik uccide altre 69 persone a Utøya, isola a 30 km dalla capitale, durante un campus organizzato dal Partito Laburista.