Roma, 12 feb. (askanews) – Sembra avvicinarsi la riapertura di palestre, piscine e circoli: il Comitato Tecnico Scientifico ha dato parere positivo alla ripartenza dello sport al chiuso – anche se le norme saranno stringenti – ora il governo in via di formazione dovrà dare il via libera con un nuovo dpcm, che entrerà in vigore presumibilmente dal 5 marzo. Ma che cosa si aspettano gli operatori del settore, tra i più colpiti dalla pandemia? A Roma l offerta sportiva è ampia e nel quadrante sud spicca quella del San Paolo Ostiense, polo di riferimento per i quartieri San Paolo e Garbatella.
Così Jurij Prestijacopo, direttore generale di una struttura con 1.400 iscritti dove si possono praticare tennis, calcio, basket, pallavolo, nuoto, karate e pattinaggio su rotelle: "Mi auguro che finalmente venga posta l’attenzione sui protagonisti principali del movimento sportivo, i giovani: che ci siano un attenzione, una cura con lo sviluppo anche di protocolli ad hoc che consentano quanto prima la ripresa delle attività sportive per i ragazzi. I ragazzi rappresentano ovviamente il futuro di questo Paese, il futuro dello sport: trovo ancora troppa attenzione sulla ripresa delle attività senior e poca attenzione sulla ripresa delle attività sportive che rappresentano un insostituibile fattore di formazione dell’emotività, della salute e del benessere dei giovani".
Sull’onda emotiva determinata dall’emergenza sanitaria, sono state probabilmente prese decisioni non lungimiranti: "Uno dei difetti che hanno avuto le scelte e le valutazioni istituzionali è stato quello di trattare in maniera equanime realtà che sono molto differenti tra loro. Si parla di centri sportivi senza entrare nello specifico. Siamo molto diversi da un circolo, siamo molto diversi da una palestra dove si curano attività di fitness. Questi mondi hanno pari dignità, ma funzioni, peculiarità, capacità di intervento sulle dinamiche sociali molto differenti".
Troppo spesso è stata sottovalutata la valenza dello sport, anche se lo stesso CTS – come ha ricordato il presidente di Sport e Salute – ne ha di recente riconosciuto l’importanza."Un elemento che è stato trascurato è proprio la funzione di garanzia che l attività sportiva può rappresentare, rispetto alla diffusione di un contagio. Il rispetto dei protocolli, l’attenzione che dobbiamo assolutamente garantire come operatori può rappresentare un elemento di cura delle attività comportamentali dei giovani. Credo che anche in questo lo sport possa svolgere, in un periodo così delicato, una funzione decisamente importante", conclude Prestijacomo.