Matteo Renzi ed Enrico Mentana, Chiara Ferragni e Jeremy Corbyn, ma anche Donald Trump e Stefano Gabbana, Elon Musk e Valentino Rossi. Cosa hanno in comune? Sono tutti ‘leader digitali’, campioni nel loro campo. Chi lo dice? Un Indice che si chiama i-Leader Index e attraverso un’analisi quali-quantitativa della presenza digitale misura la capacità di essere leader online. L’indice è stato realizzato dall’agenzia di stampa Agi, storico player dell’informazione italiano, e applicato nella prima ricerca sulla leadership digitale condotta in collaborazione con DOING, digital business company e TalkWalker, piattaforma leader nel social media monitoring.
La ricerca è stata condotta online su una selezione di personalità pubbliche e di brand organizzati in 5 categorie: Opinion Leader Politici & Giornalisti, Sport Star, Showbiz & Web Star, Business Leader, Brand in Italia. Per ogni categoria, l’indice i-Leader ha analizzato 4 indicatori fondamentali: engagement, reach, popularity e sentiment. Tutti i criteri di selezione sul sito i-leader.it
Il metodo di i-Leader
L’i-Leader Index è un indicatore che valuta la capacità di brand, personaggi pubblici e istituzioni di generare consenso(popularity), creare partecipazione (engagement), ottenere visibilità (reach) ed approvazione (Sentiment Net Promoter Score). Le caratteristiche primarie di un leader.
L’ i-Leader Index si fonda su dati quantitativi raccolti dall’analisi della presenza online dei soggetti coinvolti su social network e web.
L’i-Leader Index misura la leadership di ciascun soggetto in modo relativo ai competitor considerati e la esprime come “quota di leadership”, un valore il cui risultato viene presentato attraverso 2 elementi: Mapping e Ranking.
La rappresentazione che si ottiene è frutto dell’analisi congiunta, attraverso un sistema quantitativo “bilanciato” dei primi tre indicatori considerati (Engagement, Reach, Popularity) e uno qualitativo, attraverso la misurazione dell’SNPS (Sentiment Net Promoter Score), che fornisce una valutazione sulla percezione online (positiva, negativa, neutra) del player oggetto d’indagine.
L’algoritmo alla base dell’indice è stato pensato in modo da premiare soprattutto l’interazione effettiva degli utenti (engagement), poi in secondo luogo la popularity e infine la reach (misura meno puntuale e più rappresentativa del potenziale massimo di visibilità del player).
Questo spiega come mai, a volte, alcuni player che hanno alta reach, ma basso engagement, occupano delle posizioni basse della classifica.
L’algoritmo premia, inoltre, la capacità dei soggetti analizzati di dominare sia i canali social sia il canale web (rispetto ai livelli di indicizzazione del sito ed al numero di utenti di ritorno). Offre quindi un peso equivalente tra i canali social (pur essendo quattro: Facebook, Twitter, Instagram, Youtube) ed il canale web.
La mappa rappresenta un importante strumento strategico per comprendere quali siano le principali aree di miglioramento e di potenziamento per ciascun soggetto. Identifica, quindi, le opportunità da poter sfruttare, muovendosi lungo le tre direttrici principali: engagement, popularity, reach. Racconta qualcosa sul potenziale inespresso e su come esprimerlo facendo leva sulle tre direttrici.
I premiati e le motivazioni
Nelle categorie analizzate dalla prima ricerca i-Leader i vincitori sono risultati:
Enrico Mentana (Agf)
OPINION LEADER – GIORNALISTI ITALIANI: Enrico Mentana
Il giornalista che ha “snobbato” Twitter emerge comunque come leader, valorizzando al massimo le conversazioni su Facebook e le immagini che fanno discutere su Instagram. Con molti meno follower dei suoi immediati inseguitori, Mentana sa scatenare molte più conversazioni.
Matteo Renzi
OPINION LEADER – POLITICI ITALIANI: Matteo Renzi
Scelte molto diverse quelle dei politici italiani al top. C’è chi privilegia le “logiche di distribuzione”, con attivisti digitali a comando e meccanismi di rilancio delle proprie idee/contenuti, ma “performa” meno nella partecipazione e dibattito, rispetto a chi cerca invece la rotondità di approccio e la presenza multicanale. Salvini e Grillo, in particolare, pagano il poco engagement a fronte di grandi numeri di seguaci e di “retwittatori”.
Renzi, leader digitale olistico, sfrutta la presenza su molti canali con un perfetto equilibrio tra follower, distribuzione dei contenuti e engagement/dibattito.
Jeremy Corbyn
OPINION LEADER – POLITICI EUROPEI: Jeremy Corbyn
Leader digitale europeo nonostante non abbia un “apparato” di visibilità e nonostante sconti una quota di critiche importante (30%).
Donald Trump
OPINION LEADER – POLITICI WORLDWIDE: Donald Trump
Trump domina con Twitter, Youtube e la polemica.
Numeri altissimi di engagement e reach portano alla Casa Bianca Trump con quasi 1/3 dei follower di Obama e nonostante un sentiment a tendenza negativa.
Donald Trump si conferma abile stratega delle sue risorse.
Stefano Gabbana
BUSINESS LEADER ITALIANI: Stefano Gabbana
Lo scenario è di quelli più simili ad un deserto che a una piazza affollata.
Top manager e capitani d’industria stanno lontani dal web o, quando ci entrano, sono conservativi e timidi.
Gli imprenditori della moda, facilitati da una gigantesca comunità mondiale digitale, diventano quindi i protagonisti.
Gabbana parla ai e con i millennial su Instagram e loro parlano con lui dandogli enorme potere.
Elon Musk (Afp)
BUSINESS LEADER WORLDWIDE: Elon Musk
L’innovatore che sta facendo parlare il mondo (e la Rete) con l’auto elettrica domina il dibattito con le immagini grazie all’innovazione. Le conversazioni e l’engagement sono tutte per Musk.
Valentino Rossi (Afp)
SPORTIVI ITALIANI: Valentino Rossi
Solo Vale spezza l’egemonia del calcio. Che avessimo un campione di classe mondiale, con Valentino, lo sapevamo già. E la simpatia e la brillantezza di Valentino si dimostrano anche online, dove stacca tutti, a partire dai calciatori.
Neymar ambasciatore
SPORTIVI WORLDWIDE: Neymar Jr
L’asso brasiliano domina tutti i canali, video compreso.
Il tifo paga su tutte le linee della leadership. La “quotidianità”, la frequenza del calcio e le casse mediatiche di cui gode ne rendono i suoi protagonisti gli atleti più visibili digitalmente.
box Ferrari (afp)
BRAND IN ITALIA: Ferrari
La rossa è amata in tutto il mondo e in tutto il web. La casa di Maranello fa battere i cuori digitali ed è il vero grande global brand del nostro Paese, con numeri inarrivabili per gli altri.
J Ax e Fedez (AGF)
SHOW BUSINESS ITALIANI UOMINI: Fedez
I fan premiano ed è una lotta ad armi pari quella tra le celebrity italiane, ma i più performanti sono coloro che sanno dominare formati diversi (video, parole immagini) e canali e audience diverse. Un Fedez multicanale domina grazie a Instagram.
Belen Rodriguez (facebook)
SHOW BUSINESS ITALIANI DONNE: Belen Rodriguez
Belen tutta “da vedere” leader digitale tra le celebrity donne italiane, domina con Facebook, ma soprattutto con Instagram. Belen sa quali sono i suoi asset e li usa al meglio anche nel mondo digitale. Sceglie canali prettamente visivi, che domina in modo assoluto.
Gianluca Vacchi
WEB STAR ITALIANE UOMINI: Gianluca Vacchi
Si ama, si odia, ma non si ignora: i tormentoni di Gianluca Vacchi hanno viralità irraggiungibile e generano discussioni come nient’altro. Vacchi leader durerà? Non lo sappiamo, non è tra quelli con più follower, ma è il suo anno.
Chiara Ferragni
WEB STAR ITALIANE DONNE: Chiara Ferragni
Chiara Ferragni è il caso di comunicazione digital dell’Italia. Fa tutto giusto: content mix, follower, dibattito e una “rete” di vitalità internazionale e potentissima.
Non solo da “web star”. È infatti sempre lei la leader dei leader. Confrontando i vincitori di ogni categoria, Chiara Ferragni risulta ancora una volta al primo posto col suo mix di professionalità digitale, nativeness e seduzione.
È nata una stella, ed è nata sul web.
I partner della ricerca
Agi Agenzia Italia, è una delle principali news company italiane. Con 9 redazioni in Italia, una rete attiva di corrispondenti e partnership in oltre 50 paesi e news prodotte in 4 lingue (italiano, inglese, cinese e arabo), 7 giorni su 7, assicura la creazione di valore attraverso notizie, interviste, inchieste, factchecking con numeri e dati certificabili, dirette streaming e servizi video per dare ai giornalisti di radio, tv e giornali tutti gli strumenti per andare oltre gli slogan.
DOING è una digital business company con 5 sedi, di cui 1 negli Emirati Arabi Uniti e una in Malesia, un fatturato di oltre 24 milioni di euro, 220 talenti e un network internazionale formato dalle migliori agenzie indipendenti del mondo. DOING combina consulenza, creatività, contenuti e tecnologia per offrire ai propri clienti le migliori soluzioni di marketing, comunicazione, digital transformation e data solution.
Talkwalker è una società di social listening e social media analytics che aiuta oltre 1.000 brand e agenzie a ottimizzare l’impatto della loro strategia digitale, offrendo una piattaforma facile da utilizzare che li aiuta a proteggere, misurare e promuovere il brand a livello globale, su tutti i canali di comunicazione.