Si stanno intensificando sempre di più le
azioni violente contro i villaggi palestinesi in Cisgiordania commesse dagli abitanti delle colonie israeliane illegali e i militari delle forze armate israeliane. Il caso più recente è quello del
villaggio di Jinba nella Massafer Yatta, colpito da due azioni che sembrano coordinate da parte prima dei coloni, armati di bastone e poi dei militari dell’esercito.
Due raid a poche ore di distanza che hanno semplicemente distrutto l’intero villaggio, comprese scuole, moschea e la clinica sanitaria. Il bilancio è stato di
5 feriti gravi e di 22 arresti tra i palestinesi, accusati di aver lanciato pietre, anche se le le immagini delle telecamere di sorveglianza escludono del tutto questa circostanza. Il caso di Jinba ha suscitato non poche polemiche anche in Israele, portando addirittura l’IDF (le forze armate israeliane) a parlare di "comportamento poco professionale", ma al tempo stesso a giustificare l’azione dei militari, arrivata poche ore dopo l’attacco dei coloni, come una "ricerca di armi e terroristi", sebbene nel piccolo villaggio rurale di Jinba di terroristi non ce ne siano mai stati, ed il blitz, che sarebbe più corretto definire raid, ha avuto esito negativo. Sul territorio l’associazione italiana
Mediterranea Saving Humans sta svolgendo un’attività di monitoraggio e reportistica sulle violenze contro la popolazione civile palestinese, ed ha avuto modo di documentare e raccontare a Fanpage.it quello che è successo a Jinba.
https://www.fanpage.it/esteri/cisgiordania-coloni-e-militari-allassalto-il-caso-di-jinba-villaggio-attaccato-e-distrutto-in-poche-ore/