Commossa fino alle lacrime, che le scorrono sul viso leggendo i commenti di chi, come Andrea Spezzacatena, ha vissuto sulla propria pelle la discriminazione, l’umiliazione, la violenza dei bulli. “Non ho mai parlato direttamente in questa maniera alle persone che mi seguono su un social. C’è sempre stato un bel distacco da parte mia”, spiega Claudia Pandolfi all’inizio del video postato su Instagram.
L’attrice, piangendo davanti alla telecamera, si rivolge agli spettatori de “Il ragazzo dei pantaloni rosa”, il film che racconta la vicenda del 15enne morto suicida nel 2012 dopo essere stato vittima di bullismo per il suo orientamento sessuale, che le hanno inviato messaggi per condividere la loro esperienza. “Non cito nessuno ma ringrazio chiunque abbia dentro ancora un po’ d’amore” scrive nel post che accompagna la clip.
Pandolfi, nella pellicola di Margherita Ferri è Teresa, la madre del ragazzo interpretato da Samuele Carrino, e con la voce rotta dall’emozione e il volto rigato dalle lacrime aggiunge: “Sto leggendo così tanti messaggi da parte vostra che siete andati a vedere ‘Il ragazzo dei pantaloni rosa’ e sto leggendo così tanta gratitudine mista a dolore. Insomma – aggiunge – mi dispiace. Mi dispiace che vi accadano cose così sgradevoli e mi dispiace che abbiate dovuto affrontare tanto dolore nella vita”. “Io piango perché sì, però volevo soltanto dirvi che mi dispiace e grazie per quello che scrivete”.
Senza trucco, provata da quanto sta leggendo e colpita nel profondo da quella storia e dagli effetti che sta avendo nella società italiana, la 49enne romana si è mostrata ai fan in un modo inedito, quasi materno. Da quando è uscito il film, presentato ad Alice nella città e alla Festa del Cinema di Roma, i suoi profili social sono stati inondati di messaggi, quasi a volerla rendere partecipe di una stato d’animo, di una condizione, di un dolore condiviso da migliaia di giovani persone. Storie piccole e grandi, esperienze personali che non l’hanno lasciata indifferente, come mostra senza vergogna nel video.