Milano, 8 feb. (askanews) – Il Regno Unito, l’Unione europea e altri 19 membri del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite hanno chiesto una riunione di emergenza per discutere la situazione birmana, dopo il colpo di stato militare in Myanmar e la legge marziale istituita in diverse province.
Intanto il generale birmano Min Aung Hlaing ha tenuto il suo primo discorso dal colpo di stato di una settimana fa; l’alto ufficiale ha detto che la sua squadra è diversa dalle precedenti, aggiungendo che la politica estera sarebbe rimasta invariata e i paesi sarebbero stati incoraggiati a investire in Myanmar.
Ha ribadito inoltre che ci sono state irregolarità nelle elezioni dello scorso anno, che la commissione elettorale andrà riformata e ha detto che nessuna organizzazione era al di sopra della legge. Non ha menzionato la leader estromesso Aung San Suu Kyi.
Decine di migliaia di birmani sono scesi in piazza dal colpo di stato all’inizio della scorsa settimana per protestare contro il ritorno al potere dei militari, nonostante i numerosi arresti e la censura di Internet. La situazione preoccupa l’opinione pubblica mondiale. E la riunione di emergenza del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite dovrebbe tenersi prima dell’inizio della sessione ordinaria che comincia il 22 Febbraio.