Londra, 9 apr. (askanews) – Il principe Filippo, duca di Edimburgo, conte di Merioneth e barone di Greenwich, ma soprattutto consorte della Regina Elisabetta II. Una vita trascorsa sempre un passo dietro di lei, nonostante la verve del protagonista, nella convinzione che poi alla fine la Corona è giusto che venga prima di tutto.
Nato il 10 giugno 1921, a Corfù, in Grecia, il suo nome di battesimo non era Philip Mountbatten. Lo assunse soltanto il 28 febbraio 1947, quando divenne un suddito britannico, rinunciando al suo diritto al trono greco e danese e prendendo appunto il cognome di sua madre, per poter sposare la sua lontana cugina Elisabetta. Il matrimonio ebbe luogo nell’Abbazia di Westminster il 20 novembre 1947.
Militare per formazione e indole, aviatore, esploratore e ambientalista, le sue opinioni schiette, talora di destra, alla cui espressione pubblica a volte trovava difficile resistere, hanno messo spesso in imbarazzo una monarchia che ha attraversato diverse fasi, in un continuo confronto con la modernità. In particolare in epoca Covid, una sua gaffe d’annata era tornata a perseguitarlo: "Se muoio, voglio reincarnarmi in un virus letale, per risolvere il problema della sovrappopolazione". Ma la sua schiettezza gli guadagnò anche la simpatia di molti. E da bravo militare, ha dimostrato negli anni una resistenza formidabile: una media di 350 impegni ufficiali all’anno per conto della famiglia reale, con oltre 22.000 apparizioni da solista nel corso del tempo sino al suo ultimo evento pubblico che si è svolto il 2 agosto 2017.
E lui che sacrificò molte sua aspirazioni per il bene della corona, di certo non ha condiviso l’esito del matrimonio tra suo figlio, il principe Carlo e Diana Spencer, nonchè le dimissioni da membri senior della famiglia reale del principe Harry, suo nipote, e Meghan Markle. E se alcune lettere dicono che per Diana, nonostante tutto, Filippo nutrisse un affetto quasi paterno, nulla fa pensare che per l’attrice Meghan abbia provato lo stesso. D’altronde lo spettacolo non lo ha mai attirato. Neppure quando parlava di lui come un protagonista, come la serie tv "The Crown". Un amico un giorno gli chiese se la seguiva anche lui, come la regina. "Non essere ridicolo" è stata la risposta.