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Consegnata l’aquila turrita a 31 piloti di diverse Forze armate

Frosinone, 24 feb. (askanews) – Trentuno giovani appartenenti a diverse Forze armate italiane hanno ricevuto l’aquila turrita, simbolo dei piloti militari, nel corso di una cerimonia interforze che si è svolta all’aeroporto "Moscardini" di Frosinone, sede del 72esimo Stormo e della scuola di volo su elicotteri dell’Aeronautica.

Si tratta di 20 piloti militari dell Aeronautica; 17 che hanno conseguito il brevetto sui Jet al 61esimo Stormo di Galatina (Le) e 3 sugli elicotteri a Frosinone e poi 8 piloti dell Esercito e 3 della Guardia di Finanza.

Alla cerimonia, svoltasi nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, erano presenti anche il generale di Squadra Aerea Aurelio Colagrande, comandante delle Scuole dell’Aeronautica – 3a Regione Aerea e, soprattutto, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di Squadra Aerea, Alberto Rosso.

"Garantire il nostro fturo vuol dire continuare a investire su linfa vitale e su forze nuove che diano continuità alle nostre capacità, tradizioni e valori – ha detto – se non avessimo questa continuità di formazione e addestramento saremmo destinati a finire, e non ce lo possiamo permettere. L’età passa ma ritorno indietro e mi ritrovo negli sguardi e nell’orgoglio di questi ragazzi; hanno conseguito un obiettivo importante, è stata fornita loro una preparazione professionale di livello ma anche, penso, uno stile di vita e una formazione umana che è importantissima, queste sono le basi della nostra Forza armata".

Per questi ragazzi e ragazze, che hanno, letteralmente, "coronato" il loro sogno ora si apre ora un futuro da piloti nei rispettivi reparti d’impiego, come Matteo, pilota d’elicottero dell’Aeronautica e Filippo che tornerà a Lecce per completare sul T-346 la fase 4 dell’addestramento prima di volare sui caccia: Eurofighter, Tornado, Amx o F-35.

"È il coronamento di un sogno, di tanta fatica e tanti sacrifici – ha detto Matteo – ed è solo l’inizio per fortuna, perché non vediamo l’ora di metterci in gioco con un po’ di peso in più sulle spalle direi e sul petto, in questo caso".

"Orgoglio, soddisfazione, è un traguardo – ha aggiunto Filippo – però c’è anche la voglia di finire la parte addestrativa e andare a un reparto operativo ed essere utili al Paese per fare quello per cui siamo entrati".

A margine della cerimonia è stata consegnata una targa di merito ai migliori istruttori del 61esimo e 72esimo Stormo e un riconoscimento agli allievi piloti che hanno conseguito i risultati migliori.

Redazione

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