📌 Durante l’apertura degli Stati Generali della Natalità con quelli che dovevano essere i suoi istituzionali, la ministra per la famiglia Eugenia #Roccella viene interrotta subito dopo aver preso la parola.
La polemica è scattata dalla sala dove sono stati alzati alcuni cartelli che formavano la scritta: "Decido io".
Non è la prima volta che alla ministra viene impedito di parlare. Era già successo al salone del libro a Torino l’anno scorso quando fu contestata ferocemente.
Scontata, la solidarietà di Giorgia #Meloni che sui social scrive: "Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella. Lo spettacolo andato in scena questa mattina agli Stati Generali della Natalità è ignobile. Ancora una volta è stato impedito ad un ministro della Repubblica di intervenire e di esprimere le proprie idee. Responsabile un gruppo di contestatori che si riempiono la bocca delle parole libertà, rispetto e autodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono ad una donna di parlare perchè non ne condividono le idee".
Subito dopo l’accaduto, la ministra esprime il suo pensiero sui social: "Sono certa che la segretaria del Pd Elly #Schlein, tutta la sinistra, gli intellettuali – Antonio #Scurati, Roberto #Saviano, Nicola #Lagioia, Chiara #Valerio, ecc. – la ‘grande stampa’ e la ‘stampa militante’ che abbiamo visto in queste ore mobilitata in altre sedi, avranno parole inequivocabili di solidarietà nei miei confronti dopo l’atto di censura che questa mattina mi ha impedito di parlare agli Stati generali organizzati dalla Fondazione per la Natalità per svolgere il mio intervento e anche per rispondere ai contestatori-censori e interloquire con loro".
#tgla7