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Coronavirus, Nardella: in altri Paesi buoni i dati su monoclonali

Milano, 9 feb. (askanews) – "Se guardiamo altri Paesi, i dati sono abbastanza buoni. So che negli Stati Uniti il farmaco di Lilly è stato somministrato a circa 350mila pazienti con effetti molto positivi. Il punto è proprio quello: agire in tempo e curare il paziente che altrimenti verrebbe si dovrebbe trovare di fronte a una lunga degenza in ospedale con dei costi micidiali. Consideriamo che un posto letto in terapia intensiva arriva a costare più di 3.500 euro, il posto letto in terapia ordinaria 7-800 euro, al giorno. E comunque il farmaco ti dà dei risultati molto positivi, almeno stando agli altri Paesi dove questi farmaci monoclonali sono distribuiti".

Così ad askanews il sindaco di Firenze, Dario Nardella parlando a margine dell’evento di presentazione per l’avvio di alcune fasi della produzione a livello mondiale dell anticorpo monoclonale Bamlanivimab contro la Covid-19, presso la BSP Pharmaceuticals SpA di Latina, individuata come partner dalla Lilly Italia di Sesto Fiorentino (Fi).

"Io più volte ho parlato direttamente con il ministro Speranza – ha aggiunto Nardella – e ho trovato nel ministro una grande disponibilità a sostenere tutti i progetti di farmaci che abbiamo in Italia. Non trovo scandaloso che l’Italia cerchi di aiutare la propria ricerca e la propria produzione ma stando alle parole che Speranza ha usato nei colloqui che ho avuto con lui non ho visto la volontà di discriminare. Certo è che se si fosse fatto prima forse oggi avremmo risultati migliori e avremmo potuto somministrare queste cure a centinaia di pazienti. Comunque meglio tardi che mai.

Mi rende orgoglioso il fatto che c’è un bel po’ di Firenze, di Toscana in questa strategia che sono convinto può essere veramente molto efficace".

Redazione

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