Roma, 22 feb. (askanews) – Israele ha iniziato ad allentare le restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19 dopo che gli studi effettuati hanno rivelato che il vaccino Pfizer è efficace al 95,8% nel prevenire ricoveri e morti. Riaprono negozi, biblioteche e musei anche se restano obbligatori il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine. Il ministero della salute l’ha definita "la prima fase del ritorno alla normalità". L’ultimo pesante lockdown era iniziato a fine dicembre.
Israele ha il più alto tasso di vaccinazioni al mondo. Circa tre milioni di persone, quasi un terzo della popolazione, ha ricevuto le due dosi raccomandate. Ora le persone possono entrare nei centri commerciali e nelle aree turistiche e riaprono una serie di altre strutture tra cui palestre, hotel, piscine e centri culturali ma solo per chi ha il green pass, il "passaporto verde", un certificato di vaccinazione concesso dal governo.
"A partire da oggi bambini e ragazzi sotto i sedici anni non sono ammessi – spiega il direttore di una palestra di Gerusalemme – perché non sono vaccinati, in effetti la maggior parte degli iscritti che arriveranno da oggi saranno i più anziani che sono già vaccinati, ma questa mattina ho visto anche alcuni più giovani, anche loro già vaccinati".
Autorizzati anche concerti ed eventi sportivi con la presenza del pubblico ma con regole precise: limite massimo di 300 persone al chiuso e 500 all’aperto.