Roma, 23 dic. (askanews) – La protesta dei camionisti parcheggiati nell’area di sosta dei camion dell’aeroporto di Manston, nel Kent, Sudest dell’Inghilterra, che lamentano di non avere cibo, acqua e un posto per farsi una doccia. Ci sono stati momenti di tensione con la polizia per fermarli, sono bloccati da ore e lamentano di non aver informazioni riguardo al test anti-Covid che dovrebbero fare, risultando negativi, per poter poi tornare nell’Europa continentale in base a un accordo raggiunto tra Londra e Parigi.
I viaggi transfrontalieri con il Regno Unito sono stati riaperti dopo un divieto di 48 ore per frenare la diffusione della nuova variante di coronavirus rilevata, ma chi vuole viaggiare deve obbligatoriamente dimostrare di non essere positivo.
La situazione dei camionisti bloccati nel Regno Unito "è lungi dall’essere risolta, nonostante la riapertura del confine con un test antigenico negativo", ha denunciato la Federazione nazionale dei trasportatori stradali (FNTR). "Chiedevamo una procedura semplificata per gli autisti di camion e test antigenici che possono essere convalidati e implementati sul lato britannico per organizzare il ritorno dei nostri autisti… Ma il feedback degli autisti sul campo è pessimo, non ci test, sono parcheggiati uno sopra l’altro, non hanno informazioni, la maggior parte di loro non ha cibo".
Dopo l’accordo per riaprire le frontiere le autorità britanniche sono state incaricate di organizzare i test in siti dedicati e sia Parigi che Londra hanno esortato i camionisti a non recarsi nel Kent (nel Sudest), dove diverse migliaia di camion sono già bloccati.