Dal pianobar col papà al successo internazionale: la storia di Laura Pausini, la regina dei record

di Redazione

Dal pianobar col papà al successo internazionale: la storia di Laura Pausini, la regina dei record

| mercoledì 03 Mar 2021 - 21:02

È stata inserita tra le 200 cantanti di maggior impatto della storia; lei che ha ereditato la passione per la musica dal suo papà, oggi è tra le artiste che portano in alto il nome dell’Italia in tutto il mondo.
La carriera di Laura Pausini è decollata grazie al Festival di Sanremo, ma forse non tutti sanno che ha rischiato di non salire mai su questo palco.
La giovane Laura, che a 8 anni anni già cantava nel coro della chiesa e si divertiva ad affiancare il papà Fabrizio, cantante di pianobar, nelle sue serate, a 17 anni aveva vinto "Sanremo Famosi”, programma televisivo che avrebbe dovuto aprirle le porte dell’Ariston.
Quella convocazione invece non avvenne mai, tanto che per la delusione fu tentata di arrendersi; ma "Wonder”, come è soprannominata dai membri del suo staff, aveva un talento impossibile da ignorare.
Così nel 1993, con l’appoggio di una casa discografica finalmente riuscì a debuttare a Sanremo tra le nuove proposte, con "La solitudine”.
Fu un successo enorme che l’anno dopo le permise di esibirsi tra i big, con “Strani amori”. Si classificò terza ma furono le classifiche e la risposta del pubblico a regalarle la popolarità, prima in Italia e poi all’estero, e in particolare in Spagna, con il primo album in spagnolo che le fece conquistare il titolo di rivelazione femminile del ’95.
Quella ragazza nata a Faenza e cresciuta a Solarolo, in pochissimo tempo si era trasformata in una stella del panorama musicale, senza mai dimenticare le sue radici e il legame fortissimo col papà, la mamma Gianna e la sorella minore Silvia, spesso con lei nelle sue tournée in giro per il mondo.
Da allora è una presenza affermata dall’America latina alla Cina, con brani incisi in spagnolo, portoghese, inglese, francese, catalano e collaborazioni con nomi del calibro di Madonna, Phil Collins, Pavarotti, Ricky Martin ma soprattutto con artisti italiani come Biagio Antonacci, a cui è legata da una lunga amicizia.
Sostenitrice dell’Unicef dal ’96 e da sempre impegnata nel sociale, grazie alle simpatia e alla genuinità che la contraddistinguono è riuscita a entrare nel cuore della gente ed è l’affetto dei suoi fan che le ha permesso di infrangere ogni record: 70 milioni di dischi venduti nel mondo, 225 dischi di platino.
Laura è l’unica cantante donna italiana ad essersi aggiudicata un Grammy Award, 4 Latin Grammy Awards e il Golden Globe, vinto solo pochi giorni fa con la canzone "Io sì/Seen”, colonna sonora del film "La vita davanti a sé" con Sofia Loren.
Una gioia straordinaria che però sarebbe niente senza l’amore e l’appoggio della sua famiglia, del compagno e chitarrista Paolo Carta, e della figlia Paola: “Corro senza fermarmi da quando sono piccola. Sono pigra su tante cose, ma mai nel cercare ciò che la vita può farmi conoscere. E mi auguro questo, di non stancarmi mai di essere curiosa e sorridente. E lo auguro anche a voi”.

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