Attore e drammaturgo lombardo nato nel 1926 e scomparso il 13 ottobre 2016.
Noto soprattutto per la sua proverbiale vena dissacratoria, il Maestro si era imposto nel panorama culturale italiano come sublime interprete ed innovatore del linguaggio teatrale, che gli era valso la vittoria del Nobel per la Letteratura nel 1997 “per avere emulato i giullari del Medio Evo, flagellando l’autorità e sostenendo la dignità degli oppressi”.
“Dario Fo”, si legge ancora nel comunicato ufficiale della Fondazione Nobel, “con un misto di riso e di serietà ci apre gli occhi sugli abusi e le ingiustizie della società, aiutandoci a collocarli in una prospettiva storica più ampia”.