30 gennaio 2002 – In una villetta in Val d’Aosta, il piccolo Samuele Lorenzi, di soli tre anni, muore per le ferite alla testa dopo essere stato colpito da un oggetto contundente; per l’efferato delitto di Cogne viene riconosciuta colpevole Annamaria Franzoni, la madre del bambino.
Evitato l’ergastolo accettando il rito abbreviato, la Franzoni viene condannata in primo grado a 30 anni di reclusione, nonostante il suo sfrontato uso dei media per cercare di accaparrarsi l’appoggio dell’opinione pubblica. Dopo un lungo iter giudiziario, la pena verrà infine ridotta in via definitiva a 16 anni grazie alla concessione delle attenuanti generiche; beneficiando dell’indulto, la donna sconterà in carcere una pena effettiva di soli 6 anni, altri 4 ai domiciliari.
È libera dal settembre 2018.
Utilizziamo i cookies.