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Dia: rischio di infiltrazioni mafiose in sanità e green economy

Milano, 24 feb. (askanews) – L’emergenza Covid è una "grande opportunità per le organizzazioni criminali" che puntano "ad ampliare i loro affari" infiltrandosi "specie nel settore sanitario" e della green-economy. Lo rileva la Dia nella relazione semestrale al Parlamento.

La battaglia sanitaria contro il Covid, si legge in un passaggio della relazione, porterà a un "inevitabile snellimento delle procedure d’affidamento degli appalti e dei servizi pubblici". Questo, secondo la Dia, "comporterà seri rischi di infiltrazione mafiosa nell’economia legale". Nel mirino della criminalità c’è la sanità: il rischio è quello di "importanti investimenti criminali" in società "attive nella costruzione e ristrutturazione di insediamenti ospedalieri, nella produzione e distribuzione di apparati tecnologici, di equipaggiamenti e di prodotti medicali, nonchè nello smaltimento di rifiuti speciali, nella sanificazione ambientale e nei servizi cimiteriali e di onoranze funebri". Gli organismi inquirenti dovranno perciò "monitorare con massima attenzione eventuali variazioni dell’oggetto sociale, trasformazioni societarie, cessioni o acquisizioni di rami d’azienda di tutte le imprese che vogliono partecipare a bandi pubblici in tale settore".

Ma secondo gli esperti della Dia i tentacoli delle organizzazioni criminali tenteranno anche di "intercettare i nuovi canali di finanziamento per la realizzazione e il potenziamento di grandi opere e infrastrutture, anche digitali. Sotto la lente anche le opere necessarie per una generale riconversione alla green economy. Perciò "l’attenzione delle Istituzioni" dovrà concentrarsi anche "sul complesso e redditizio ambito degli appalti pubblici" per "fronteggiare il rischio di inquinamento criminale", con "verifiche antimafia".

Redazione

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