Donna dell’anno 2017 è l Premio Internazionale che nasce nel 1998 per iniziativa del Consiglio regionale della Valle d’Aosta.
All’origine del premio c’è la particolare vocazione di questa piccola regione d’Europa a difendere i valori di identità culturale dei popoli, piccoli o grandi che siano, a porsi quale soggetto attivo nella storia della conquista e tutela dei diritti fondamentali, a operare affinché le differenze siano intese in termini di ricchezza da salvaguardare.
Tema centrale dell’edizione 2017 Il dovere
Dovere inteso come valore etico e capacità di dare forma a progetti di convivenza civile, economico e sociale a garanzia e sostegno dei diritti umani fondamentali.
“La vera fonte dei diritti è il dovere.”
Gandhi
Una biologa, una dottoressa e una imprenditrice: sono le tre finaliste del Premio, che si terrà a Saint-Vincent, a fine maggio.
Riconoscimento prestigioso promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta/Conseil De La Valleee e dal media partner “Donna Moderna”.
L’obiettivo è valorizzare il ruolo delle donne nella società, nella cultura, nel mondo del lavoro, nella politica, nella comunicazione, nelle arti e nello spettacolo. La cerimonia di consegna del Premio si svolgerà mercoledì 31 maggio 2017 al Centro Congressi del Gran Hôtel Billia di Saint-Vincent (Aosta).
Il riconoscimento “La Donna dell’Anno” premierà i personaggi femminili di ogni parte del mondo che, con il proprio lavoro e il proprio impegno, abbiano raggiunto importanti obiettivi e creato significative innovazioni e competenze, affermando l’identità femminile con un alto valore professionali: donne tenaci e coraggiose che ogni giorno lottano, anche a rischio della vita, per realizzare progetti di sviluppo e di pace nelle aree più povere e dimenticate del pianeta.
Le tre finaliste sono state selezionate dalla giuria del Premio tra 23 nomi proposti da ONG, enti e associazioni di tutto il mondo.
Il medico Monika Hauser ha dedicato la sua vita a curare e sostenere le donne vittime di violenza sessuale nei conflitti di tutto il mondo, dalla Bosnia all’Afghanistan, e si batte affinché le politiche europee contrastino questa pratica bellica e includano lo stupro in guerra nelle motivazioni che danno diritto all’asilo.
L’imprenditrice sarda Alessandra Farris è nata da genitori sordi e ha creato la start up IntendiMe, un innovativo sistema rivelatore di suoni che consente ai non udenti di superare la loro “disabilità invisibile”.
La biologa scozzese Karina Atkinson ha sottratto all’agricoltura industriale intensiva un’area del Paraguay ricca di biodiversità in via di estinzione, creando la riserva naturale protetta di Laguna Blanca, meta di studiosi da tutto il mondo e fonte di reddito e sviluppo per la popolazione locale.
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