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Draghi, al via consultazioni. Stampa estera lo loda. Ce la fara?

Roma, 4 feb. (askanews) – Mentre in Italia iniziano le consultazioni e si fa la conta per capire se il presidente incaricato Mario Draghi otterrà la maggioranza, con il Pd che spinge per non rompere con il M5S, il centrodestra che esprime posizioni diverse e Matteo Renzi che esulta, sicuro che Draghi resterà fino al 2023, la stampa estera esprime dubbi pur riconoscendo la grande autorevolezza di Draghi, stimato dalla comunità internazionale.

Mario Draghi si è assunto "il difficile compito" di guidare l’Italia fuori dalla crisi pandemica, titola il Financial Times, rilevando le insidie dell’incarico e i timori di non riuscire ad ottenere una maggioranza sufficientemente ampia per governare.

Potrà "salvare l’Italia come ha fatto con l’euro?" si interroga il The Guardian, sottolineando che l’ex banchiere centrale per la crisi italiana avrà bisogno di "tutte le competenze che ha affinato nella sua opera di salvataggio della moneta europea".

Secondo il tedesco Der Spiegel, in passato più volte critico nei confronti dell’allora presidente Bce, "Draghi è considerato un esperto economico e finanziario" con un "talento per la politica e il coraggio", quindi "una possibile ragione per cui è stato scelto è la mancanza di tempo per elaborare un piano di investimenti. Il riferimento è ovviamente al Recovery Fund.

Dubbi anche sul Washington Post: "Gli esperti dicono che Draghi come nessuno può riuscire a mettere assieme le diverse fazioni politiche. Ma anche lui potrebbe non farcela" scrive.

Ora tocca a Draghi convincere gli indecisi.

Redazione

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