ROMA (ITALPRESS) – “Non va bene che operatori sanitari non vaccinati stiano in contatto con malati. Il ministro Cartabia sta preparando un provvedimento”. Così il premier Mario Draghi, nel corso di una conferenza stampa dopo il Consiglio Ue e la riunione della cabina di regia sul Covid.
Draghi ha parlato anche di scuola: “Fino alla prima media riapriremo dopo Pasqua. E in alcuni casi sarà possibile effettuare dei test sugli studenti. Ma non avverrà in modo estensivo. Nell’ultima cabina di regia, abbiamo registrato un calo nel livello dei contagi – ha spiegato -. Il resto della situazione resta preoccupante. Aprire ulteriormente aumenterebbe le forme di contagio. La scuola, di per sè, non è fonte di contagio. Ciò che è fonte di contagio è tutto quello che avviene “attorno” alle scuole, dal trasporto alle attività didattiche. Se abolissimo le altre restrizioni, anche nella scuola avremmo un aumento dei contagi”.
Sui problemi per l’approvvigionamento dei vaccini in Europa, il premier ha sottolineato: “Ognuna delle parti dice che ha ragione, dobbiamo decidere se aspettare gli avvocati, mentre un enorme quantità di vaccini resterebbe inutilizzata. La cosa più normale è trovare un accordo, e penso quella sarà la strada verso la quale ci indirizzeremo. Con i blocchi non ne usciamo, l’unica cosa per uscire dalla pandemia è aumentare la produzione dei vaccini. Restituendo fiducia in noi stessi, nell’andare in giro e in viaggio, e nel costruire relazioni sociali”.
(ITALPRESS).
Draghi ha parlato anche di scuola: “Fino alla prima media riapriremo dopo Pasqua. E in alcuni casi sarà possibile effettuare dei test sugli studenti. Ma non avverrà in modo estensivo. Nell’ultima cabina di regia, abbiamo registrato un calo nel livello dei contagi – ha spiegato -. Il resto della situazione resta preoccupante. Aprire ulteriormente aumenterebbe le forme di contagio. La scuola, di per sè, non è fonte di contagio. Ciò che è fonte di contagio è tutto quello che avviene “attorno” alle scuole, dal trasporto alle attività didattiche. Se abolissimo le altre restrizioni, anche nella scuola avremmo un aumento dei contagi”.
Sui problemi per l’approvvigionamento dei vaccini in Europa, il premier ha sottolineato: “Ognuna delle parti dice che ha ragione, dobbiamo decidere se aspettare gli avvocati, mentre un enorme quantità di vaccini resterebbe inutilizzata. La cosa più normale è trovare un accordo, e penso quella sarà la strada verso la quale ci indirizzeremo. Con i blocchi non ne usciamo, l’unica cosa per uscire dalla pandemia è aumentare la produzione dei vaccini. Restituendo fiducia in noi stessi, nell’andare in giro e in viaggio, e nel costruire relazioni sociali”.
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