Nel 1971 il giovane aspirante regista Steven Spielberg ha l’occasione, dopo aver diretto alcuni cortometraggi e puntate di serie televisive, di girare il suo primo lungometraggio per la televisione.
Con un budget molto ristretto e con soli dieci giorni concessi dalla produzione, che poi sforeranno in tredici, Spielberg gira il suo primo capolavoro che ancora oggi è considerato uno dei suoi migliori film.
La sceneggiatura è di Richard Matheson, tratta dal suo omonimo racconto.
Una volta terminato il film, la produzione ritenne opportuno trasformarlo in un prodotto cinematografico aggiungendo scene al montaggio e portandolo ad una durata di 90 minuti dai 74 originari della versione televisiva.
La trama si sviluppa in una tensione crescente che parte da una banale circostanza stradale.
David Mann è in viaggio per lavoro sulla sua utilitaria in una strada semi deserta, e quando supera un’autocisterna inizia con questa un “duello” che si trasforma presto in una caccia.
Una caccia dove Mann e la sua auto sono la preda dell’enorme camion e del suo misterioso autista.
E l’autista camion non viene mai mostrato in volto: il “mostro” è un essere unico fatto dal mezzo meccanico e da chi lo guida.
La caccia sembra avere delle regole ben precise dettate dal camion: si svolge solo tra i due mezzi, e quando Mann scende dalla sua auto, il “mostro” attende che vi risalga per riprendere la caccia.
Ad eccezione di un tentativo da parte di Mann di chiamare aiuto da una cabina telefonica: in quel caso la regola viene infranta perché per l’appunto nel “duello” non devono esserci elementi estranei.
Il film non ha particolari effetti speciali ma ha elementi di tensione talmente alti da poterlo definire uno dei più bei thriller della storia del cinema.
Per vedere il film cliccate sull’immagine sopra.
Buona Visione.
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