Questo ragazzo è stato definito un “miracolo della scienza”.
A 22 anni è l’unica persona al mondo ad aver ricevuto un trapianto completo di volto e mani.
La vita di Joe DiMeo è cambiata per sempre il 14 luglio del 2018; stava tornando a casa dopo un turno di notte quando, per un colpo di sonno, ha perso il controllo della sua macchina, che è finita fuori strada, si è ribaltata e infine ha preso fuoco.
Quando, due mesi e mezzo dopo, Joe ha riaperto gli occhi era in una stanza della terapia intensiva, ignaro di avere l’80% del corpo ricoperto di ustioni.
Quel giovane che stava risparmiando per comprare la sua prima casa e andare a vivere da solo, si è ritrovato a dover dipendere completamente dai suoi genitori.
Eppure, anche in quelle condizioni, la voglia di combattere non lo ha mai abbandonato.
Dopo 20 interventi chirurgici la sua strada ha incrociato quella del prof. Eduardo Rodriguez che, convinto dalla determinazione di Joe, ha proposto al ragazzo un’operazione unica nel suo genere, una procedura eseguita solo due volte nella storia e mai con successo.
A partire dall’ottobre del 2019, un team di 96 operatori sanitari guidati dal prof. Rodriguez si è esercitato regolarmente in un laboratorio di simulazione, anche quando è scoppiata la pandemia, in attesa di trovare un donatore; una vera impresa nell’impresa visto che, secondo quanto appurato dai medici, c’erano appena il 6% delle possibilità di identificare un donatore compatibile con Joe.
Nonostante tutto, il 12 agosto 2020 quello che sembrava impossibile è diventato realtà.
L’equipe medica si è riunita al Langone Hospital di New York e ha lavorato per 23 ore consecutive. Al donatore sono state applicate delle protesi 3D, mentre Joe ha ricevuto un nuovo volto ed entrambe le mani fino a metà avambraccio.
Dopo 5 settimane questo ragazzo ha potuto vedere il suo riflesso e grazie all’abilità dei dottori, ma anche al suo coraggio, è rinato per la seconda volta.
Da allora sta continuando a fare miglioramenti; gioca col suo cane, si allena, si sta impegnando per riacquistare la sua indipendenza e tornare a guidare: "Sono solo un ragazzo normale che vuole tornare a vivere la sua vita, lavorando e non dando più nulla per scontato. Spero che la mia storia aiuti le persone a ritrovare la fiducia. Bisogna lavorare duro per cambiare le cose, e non arrendersi mai!”.
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