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Effetto Covid: 900mila occupati in meno da febbraio 2020 (Istat)

Roma, 30 apr. (askanews) – Nonostante timidi segnali di ripresa nel mercato del lavoro in marzo, con +34mila unità rispetto a febbraio, l’effetto Covid si fa sentire.

Rispetto a febbraio 2020, ultimo mese prima della pandemia, gli

occupati sono quasi 900 mila in meno e il tasso di occupazione è

più basso di 2 punti percentuali. Lo ha reso noto l’Istat che ha

diffuso i dati provvisori su occupati e disoccupati a marzo.

Nello stesso periodo, l occupazione è diminuita per tutti i

gruppi di popolazione, ma il calo risulta più marcato tra i

dipendenti a termine (-9,4%), gli autonomi (-6,6%) e i lavoratori più giovani (-6,5% tra gli under 35).

Sempre rispetto a febbraio 2020, nonostante il numero di

disoccupati risulti stabile, il tasso di disoccupazione aumenta

di 0,4 punti e il numero di inattivi è ancora superiore di oltre

650 mila unità, con il tasso di inattività più alto di 2 punti.

Quanto al Pil, secondo i dati preliminari diffusi dall’Istat, registra nel primo trimestre un calo dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% in termini tendenziali. Ma ci sono segnali di ripresa sulla crescita acquisita, cioè il valore di crescita che si raggiungerebbe a fine anno se i prossimi tre trimestri fossero pari a zero, che è dell’1,9%.

Redazione

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