Madrid, 3 mag. (askanews) – L’attuale "presidenta" della Regione di Madrid, Isabel Diaz Ayuso, giornalista e a 42 anni astro nascente del Partito popolare, ovvero il centrodestra spagnolo, ha tenuto il suo ultimo comizio della campagna elettorale prima delle elezioni regionali anticipate del 4 maggio. Nei mesi precedenti la capitale spagnola è stata l’unica città del Paese a limitare al massimo le restrizioni anti-Covid, con bar, ristoranti, teatri e cinema che sono rimasti aperti, secondo molti una strategia vincente in vista del voto.
"Mi hanno detto: ‘devi chiudere devi chiudere perché lo dice il ministro, perché dovete mettervi d’accordo, perché la moderazione (…) e il sindaco mi ha detto ‘non si chiude. E io ho detto al capo del governo ‘non penso di chiudere Madrid, perché non c’è motivo".
Accanto a lei il presidente del Partito popolare Pablo Casado:
"Perché il voto unico del Partito popolare è l’unico vaccino efficace contro il Sanchismo (del premier Pedro Sanchez, ndr): contro questo radicalismo, contro la rovina, contro gli scontri in strada".
Il voto madrileno potrebbe avere ripercussioni anche a livello nazionale, dopo che le elezioni sono state descritte come una scelta tra "il comunismo e la libertà", facendo del premier socialista Pedro Sanchez il principale bersaglio degli attacchi.
Per governare Diaz Ayuso, al potere da 2 anni, potrebbe dover stringere un patto con il partito di estrema destra Vox:
"Con Vox è possibile, se è necessario fare un patto con Vox, a condizione di non fare un patto con l’estrema sinistra, ovviamente", spiega uno dei sostenitori presenti al comizio, Inigo de Juana.
Diaz Ayuso è data vincente nei sondaggi, con il 40% dei consensi, un risultato considerevole se paragonato al 22% ottenuto nel 2019. Al contrario il Partito socialista rischia di passare dal 27 al 20% delle preferenze.
(immagini Afp)
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