22 giugno 1983 – Scompare a Roma Emanuela Orlandi, figlia quindicenne di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia.

Il caso diviene presto una delle più oscure vicende della storia italiana, visto il coinvolgimento in sede investigativa di varie, importanti entità dell’epoca: dalla Santa Sede alla Banda della Magliana, dalla P2 al Presidente dello IOR arcivescovo Paul Marcinkus, da Cosa Nostra ai servizi segreti di vari Stati.

La pista che suscitò più scalpore fu però quella tracciata da Sabrina Minardi, ex compagna di Renato De Pedis, capo storico della Banda della Magliana, secondo cui la ragazza fu uccisa dalla stessa banda per compiacere il potente arcivescovo, ottenendo in cambio la possibilità per il De Pedis di essere tumulato nella Basilica di Sant’Apollinare (cosa che effettivamente avvenne per volontà del Cardinal Poletti, Presidente CEI). Altre testimonianze che conducevano nella stessa direzione furono quella di Antonio Mancini (altro esponente della banda romana) e alcune telefonate alla trasmissione Rai 3 “Chi l’ha visto?”.

Di fatto, nessuna delle indagini è giunta a verità definitive sulla vicenda. Il caso è stato recentemente riaperto dal Vaticano.