📌 Almeno 4mila feriti e undici vittime il bilancio delle esplosioni simultanee di dispositivi #cercapersone in dotazione ad alcuni miliziani Hezbollah, in varie zone del #Libano e a Damasco, in #Siria.
Fonti locali parlano anche di diversi dirigenti di Hezbollah deceduti, oltre ad una bambina ed al figlio di un deputato libanese. È stato lanciato un appello agli abitanti a recarsi negli ospedali per donare il sangue. Hezbollah fa sapere che sono in corso delle indagini.
I cercapersone facevano parte di una nuova fornitura che l’organizzazione sciita libanese aveva appena ricevuto. Lo ha riferito il Wall Street Journal, citando persone a conoscenza della questione. Un esponente di Hezbollah ha precisato che questi dispositivi erano in dotazione a centinaia di operativi del gruppo, ipotizzando che un malware potrebbe aver causato il surriscaldamento e la loro esplosione.
Secondo Axios, che cita una fonte, l’operazione, che prevedeva l’esplosione di centinaia di cercapersone in Libano, è stata approvata all’inizio di questa settimana durante le riunioni sulla sicurezza con il primo ministro israeliano Benjamin #Netanyahu, i membri senior del suo gabinetto di guerra e i responsabili dei servizi di sicurezza.
Al momento, il bilancio è di 4mila feriti e undici morti. Tra le vittime, una bambina di nove anni e un figlio di un deputato libanese di Hezbollah. Tra i feriti anche l’ambasciatore iraniano a Beirut, Mojtaba Amani, che ha riportato una ferita superficiale ed è attualmente sotto osservazione in ospedale. Tra i feriti non c’è, invece, il leader Hasa Nasrallah. Lo fa sapere una fonte dell’organizzazione a Channel 12.
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