In poco più di un mese, sull’Etna sono stati registrati quindici parossismi. A cui è seguito, nella giornata di domenica, un leggero sciame sismico. Il vulcano siciliano, patrimonio dell’Unesco, ha attirato su di sé gli occhi del mondo per l’ennesima volta. Ma chi lavora sulla montagna conosce anche il risvolto della medaglia di una popolarità a cui, però, non si affianca altrettanto senso di responsabilità da parte degli escursionisti.
Accompagnati da Vincenzo Greco, giovane guida vulcanologica, siamo andati nei sentieri del versante Nord e abbiamo raggiunto il rifugio di Timparossa. Al posto della legna per scaldarsi, i visitatori hanno lasciato buste piene di spazzatura. E, in mezzo alla costellazione di enti pubblici che si affacciano sul vulcano, non c’è chi abbia la responsabilità diretta della raccolta di rifiuti (che, di per sé, non dovrebbero nemmeno esserci).
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