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Evangelista: «Lo strappo dei 15 senatori? Forse eravamo troppi»

I commenti dei senatori del M5s dopo che alcuni di loro hanno votato "no" a Draghi

I commenti del M5s dopo il voto di fiducia a Draghi. Alla fine i cosiddetti «dissidenti» pentastellati, in totale 15 e quindi più della decina prevista nei giorni scorsi, hanno votato no al governo Draghi. Si tratta di Laura Granato, Virginia La Mura, Elio Lannutti, Barbara Lezzi, Matteo Mantero, Cataldo Mininno, Vilma Moronese, Nicola Morra, Fabrizio Ortis, Rosa Abate, Laura Angrisani, Mattia Crucioli, Silvana Giannuzzi, Fabio Di Micco, Margherita Corrado. In sostanza, a parte 2 assenti giustificati (Orietta Vanin in congedo e Francesco Castiello in missione) e altri 6 che non hanno partecipato al voto (Giuseppe Auddino, Elena Botto, Antonella Campagna, Emanuele Dessì, Vincenzo Garruti, Simona Nocerino), i favorevoli del M5s sono stati 69 sui 92 complessivi. Anche se resta il gruppo più consistente al Senato con 92 parlamentari, segna un netto calo numerico rispetto ai due governi precedenti. Dal 2018 a oggi tra espulsioni e addii il Movimento ha `perso´ 15 senatori, più due deceduti (Franco Ortolani nel 2019 e Vittoria Bogo Deledda nel 2020). In particolare, nel primo esecutivo di Giuseppe Conte, il 5 giugno 2018 votarono sì tutti i 109 senatori (tanti formavano allora il gruppo M5s a Palazzo Madama). Per il Conte bis, votato in Aula il 10 settembre 2019, si schierarono 106 pentastellati, mentre Gianluigi Paragone si astenne (all’epoca nei 5S, è stato espulso a inizio 2020) e altri due erano assenti. Uno di loro era Lello Ciampolillo, protagonista a gennaio del voto in extremis a Conte (oggi ha votato no). ( di Nino Luca / Corriere TV ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/politica/evangelista-lo-strappo-15-senatori-forse-eravamo-troppi/400c9a5e-7184-11eb-b26f-1b97a5632ac6

A. Moré

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