Fine vita, Martina Oppelli: “Non voglio pentirmi di non essermi suicidata, questa è una tortura”

di Redazione

Fine vita, Martina Oppelli: “Non voglio pentirmi di non essermi suicidata, questa è una tortura”

| mercoledì 25 Set 2024 - 10:16

"Non ho intenzione di finire la mia vita pentendomi di non essermi suicidata quando ancora potevo usare le mani". Va dritta al punto Martina Oppelli, architetta 49enne di Trieste affetta da sclerosi multipla secondaria progressiva, una malattia che negli ultimi decenni le ha tolto ogni autonomia nella vita quotidiana, costringendola a dipendere dagli altri anche per tossire o soffiarsi il naso. Oppelli racconta a Fanpage.it quella che lei non vuole definire "battaglia", ma rivendicazione di un diritto: quello di poter morire nel letto di casa sua attraverso il suicidio medicalmente assistito. Istanza che però la Asl di Trieste le ha negato, ritenendola non dipendente da trattamenti di sostegno vitale, come macchinari o medicinali.

https://www.fanpage.it/attualita/fine-vita-martina-oppelli-non-voglio-pentirmi-di-non-essermi-suicidata-quando-potevo-usare-le-mani/

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