Milano, 15 mar. (askanews) – Ripensare l’applicazione degli Indicatori Sintetici di Affidabilità per l’anno 2020: da rivendicazione del M5S a sfida raccolta e condivisa da esponenti di diverse formazioni politiche, di maggioranza e opposizione. E’ quanto è accaduto nel corso del webinar "I provvedimenti del governo Draghi per imprese e professioni" organizzato dalla Cassa nazionale di Previdenza dei Ragionieri commercialisti e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.
"Per quanto riguarda gli ISA: quella di rivedere l’applicazione degli indicatori è una battaglia che noi del M5S portiamo avanti da un bel po’ – ha detto Vita Martinciglio, deputata del Movimento 5 stelle – E’ sicuramente un’esigenza sentita da molti professionisti. E a fronte dell’eccezionalità della situazione che stiamo vivendo mi auguro che su una disapplicazione degli ISA, anche solo temporale, si possa trovare un punto di confronto e di accordo. E lancio questa sfida ai miei colleghi che oggi sono presenti".
La sfida lanciata dall’esponente dei Cinque stelle ha animato il dibattito che si è sviluppato nel corso del webinar. Marco Osnato, parlamentare di Fratelli d’Italia e segretario della commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale ha rivendicato per la sua formazione una posizione ancor più radicale. "Sono per l’abolizione totale degli ISA, non solo per la sospensione. Ma più di me può meglio esprimere la nostra posizione il lavoro fatto in commissione dal collega di partito e di commissione Galeazzo Bignami – ha ricordato Osnato – che ha condotto una battaglia storica sulla inappropriatezza di questo strumento".
Più moderata, ma in sostanziale convergenza sulla strada di una rimodulazione degli Indicatori Sintetici di Affidabilità è la posizione dell’esponente del Partito Democratico, Gian Mario Fragomeli che ha sottolineato la necessità di differenziare tra le diverse realtà settoriali, colpite in modo diverso dalla crisi del 2020. "Il 2020 è stato un anno particolare: bisogna approfondire i diversi aspetti – ha detto Gian Mario Fragomeli – Per il Partito democratico il tema della selettività è importante: non tutti sono nella stessa situazione, ci sono attività per esempio attività che non si sono affatto interrotte. Per questo dobbiamo studiare le diverse situazioni senza essere troppo generalisti".
A favore di una mitigazione degli Isa per l’anno terribile 2020 anche Massimo Ungaro di Italia Vivia, che ha difeso però l’impostazione dello strumento. "Sono a favore degli ISA perché introducono meccanismi premiali e un avanzamento rispetto agli Studi di Settore – dice Ungaro – Ma sono assolutamente d’accordo che serva, più che una mera disapplicazione, una moderazione nell’applicazione. Insomma va messo in conto il terribile impatto che la pandemia ha avuto sui fatturati: non possiamo assolutamente sanzionare chi ha pagato meno tasse a fronte di minor fatturato. Quindi sono assolutamente a favore di una misura che vada in questo senso".
A fronte della convergenza bipartisan su una mitigazione del ISA emersa nel confronto, Paolo Longoni, consigliere d’amministrazione della Cnpr ha quindi rivolto ai parlamentari presenti – nel loro ruolo di legislatori – un invito esplicito a tradurre in una misura normativa le posizioni espresse. "Una cosa che noi giudicheremmo molto intelligente sarebbe quella di provvedere per l’anno 2020, per lavoratori autonomi e imprese, alla disapplicazione degli ISA, degli indicatori sintetici – sintetizza Longoni – Perché l’anno 2020 è un anno nel quale i redditi sono stati i terremotati, i volumi d’affari sono stati terremotati, ma la struttura di costi è rimasta, ahimé, la stessa. E nel momento in cui ci saranno da fare le dichiarazioni dei redditi con gli ex studi di settore, che oggi sono gli ISA, con ogni probabilità molti avranno problemi a risultare congrui rispetto a quei parametri. Quindi una disapplicazione temporanea potrebbe essere una misura seriamente da prendere in considerazione".
Il webinar organizzato dalla Cassa nazionale di Previdenza dei Ragionieri commercialisti e degli esperti contabili è stato seguito in streaming da circa duemila professionisti.