Roma, 10 feb. (askanews) – "Il passato non si cancella. Ma è doveroso assicurare ai giovani di queste terre il diritto a un avvenire comune di pace e di prosperità". Questo il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati, un "orrore" lo ha definito il capo dello Stato, "che colpisce le nostre coscienze".
Mattarella ha partecipato alla cerimonia in onore delle vittime alla Camera. "Ogni comunità custodisce la memoria delle proprie esperienze più strazianti e le proprie ragioni storiche – ha ricordato – è dal riconoscimento reciproco che riparte il dialogo e l’amicizia, tra le persone e le culture".
Il presidente della Camera Roberto Fico ha ribadito "l’importanza di promuovere il ricordo e la divulgazione storica" tra le nuove generazioni: "Per troppo tempo le ferite lasciate da quei terribili eventi sono state confinate nella memoria degli esuli e dei loro discendenti, le cui sofferenze sono state acuite dalla indifferenza o addirittura dalla ostilità di ampie parti del nostro Paese. Per troppo tempo sono prevalse narrazioni di parte, fortemente distorte da pregiudizi di natura ideologica e nazionalista, che hanno ostacolato – ed in parte continuano ad ostacolare – una ricostruzione accurata ed oggettiva di quanto realmente avvenuto al confine orientale".
La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati: "Un’opportunità per riflettere insieme su alcune delle pagine più dolorose della nostra storia. Pagine che ci raccontano una verità terribile, eppure per troppo tempo nascosta, taciuta, colpevolmente ignorata. Una verità che un inaccettabile negazionismo, figlio del pregiudizio, aveva relegato all’oblio".