3 agosto 1530 – “Vile, tu uccidi un uomo morto!”: sono le parole che il comandante fiorentino Francesco Ferrucci, sconfitto dalle forze di Carlo V, rivolge al capitano di ventura Fabrizio Maramaldo quando questi lo ferisce a morte dopo la resa.
Dal nome del capitano deriva appunto il termine “maramaldo”, ad indicare persona malvagia e prepotente soprattutto con i deboli e gli sconfitti.