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Funerali di Stato per Attanasio e Iacovacci, commozione e lacrime

Roma, 25 feb. (askanews) – "Oggi piangere è doveroso": due servitori dello stato sono stati "strappati da questo mondo dagli artigli di una violenza stupida e feroce che porterà solo dolore". Perché "dal male viene solo altro male". Lacrime e commozione ai funerali di stato, a Roma, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli, per l’ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio e per il carabiniere Vittorio Iacovacci, assassinati nella regione del Kivu il 22 febbraio.

Le due bare avvolte dal Tricolore, portate a spalla da sei carabinieri del 13esimo Reggimento Carabinieri "Friuli Venezia Giulia", lo stesso di Iacovacci. Picchetto d’onore, l’esecuzione del "silenzio", la recita – commossa – della preghiera del carabiniere, proprio dall’appuntato che andrà a sostituire in Congo l’amico e collega Vittorio.

Le massime cariche dello Stato, il premier Mario Draghi in primis. Assente, per una leggera indisposizione, il capo dello Stato, Sergio Mattarella; in sua rappresentanza la presidente del Senato, Elisabetta Casellati.

E poi le due famiglie, quelle di Attanasio, il giovane ambasciatore simbolo di dialogo e generosità, e di Iacovacci, con la fidanzata Domenica in prima fila, con cui si sarebbe dovuto sposare fra pochi mesi.

Un centinaio le persone presenti in Basilica. A celebrare le esequie il vicario del Papa per la Diocesi di Roma, il cardinale Angelo De Donatis. Tante le persone nella piazza della Repubblica, pur nel rispetto delle norme anti-covid, che hanno salutato i due feretri con lunghi e commossi applausi.

Redazione

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