Chi ha inventato il pianoforte? Già il nome contiene il primo indizio, perché dal Settecento è cambiato solo l’ordine delle parole: si chiamava fortepiano e anche nel dizionario inglese si è ristretto di poco, diventando the piano. Se per qualche tempo il giallo ha avuto un suo seguito, da almeno due secoli è certo che il principe degli strumenti, capace di sottomettere un’orchestra intera, è un’invenzione italiana. Fu Bartolomeo Cristofori, nato a Padova il 4 maggio del 1655, cembalaro anche alla corte di Ferdinando de’ Medici, a inventare un «Arpicimbalo di nuova inventione, che fà il piano e il forte» come si legge negli archivi medicei dell’inizio del Settecento. E se il violino non può vantare un padre certo (fece la sua comparsa nel XVI secolo in vari punti dell’Europa tra cui certamente Cremona) possiamo sicuramente dire che i più grandi liutai sono stati italiani, come Stradivari, Guarnieri ma anche Gagliano come ci racconta il maestro Alessandro Quarta in questo podcast dove suona proprio un Gagliano del 1723. Protagonisti della puntata su Pianoforte e violino anche il grande pianista Jazz Giuseppe Magagnino e il rettore della Luiss, Andrea Prencipe, con cui rifletto sulla tensione calviniana tra piano e forte partendo dal nostro libro su Italo Calvino e l’innovazione. Ps. Musiche di Alessandro Quarta e Giuseppe Magagnino.
«Geni Invisibili» è il podcast del Corriere della Sera che racconta le storie degli inventori, innovatori e grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita. Conduce Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere.
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