Roma, 30 mar. (askanews) – Michela Andreozzi torna con una nuova commedia, "Genitori vs Influencer", e questa volta indaga sul mondo della generazione Zeta. Nel film, il 4 aprile in onda su Sky Cinema e on demand su Now, Fabio Volo è un professore di filosofia vedovo che mal comprende il desiderio della figlia, interpretata da Ginevra Francesconi, di diventare influencer. Vive molto male il fatto che lei stia crescendo ma sarà lui man mano a diventare vittima dei social, anche grazie all’intervento della "regina" degli influencer, la Millenial interpretata da Giulia De Lellis.
La regista spiega: "Questa generazione mi sembra abbia uno strano abbinamento tra un’estrema maturità e delle incognite, delle imprevedibilità che comunque fanno parte dell’adolescenza. Sono incuriosita, sono innamorata di questi Zeta. Io, che sono generazione X, dei Millenials apprezzo il coraggio di buttarsi nelle cose. Noi eravamo una generazione di cerebraloni. Passami il termine, ci facevamo un sacco di pippe mentali, che secondo me le altre non si fanno".
Giulia, che è una vera influencer all’esordio come attrice, della sua regista dice: "Tante persone, più grandi di me, si dimenticano di quando sono state giovani, delle esperienze che hanno fatto e in lei vedo sempre, negli occhi, questo sguardo di una ragazza".
Al contrario del personaggio che interpreta nel film, Fabio Volo pensa che il vero problema non sia che i giovani vivono parte della loro vita in maniera virtuale: "Quello che io trovo, se posso dare un giudizio, non è tanto sui giovani, che stanno sui social, ma quanto l’invasione degli adulti e dei vecchi in un mondo che i genitori si sono creati per non avere il genitore lì. Quindi questi giovani si creano anche delle realtà per poter sfuggire a questi anziani o questi adulti che non accettano di invecchiare, e pensano che con un blog in in una nuova piattaforma, gli ridia la gioventù, no?".
La giovanissima e lanciatissima Ginevra racconta così la sua esperienza di figlia che sognava di fare l’attrice: "Mio padre è un militare, per cui appena io e mia sorella abbiamo accennato di voler fare questo mestiere… Assolutamente no, no categorico. Poi ovviamente piano piano. Quindi bisogna semplicemente conoscere ed essere aperti ed accettare sempre il nuovo, quello che ci si presenta di nuovo, ecco".
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