16 giugno 1944 – Dichiarato colpevole da una giuria di soli bianchi in un processo durato un solo giorno, l’afroamericano George Stinney viene giustiziato sulla sedia elettrica a Columbia (Carolina del sud) per il presunto omicidio di due ragazzine bianche.
Con un’età di appena 14 anni e 8 mesi, è il più giovane condannato a morte nella storia degli Stati Uniti.
Nel 2014 la giudice Carmen Mullen ha annullato la condanna, affermando che il ragazzino non aveva ricevuto un processo equo in quanto non era stato difeso in modo efficace e poiché erano stati violati i suoi diritti stabiliti dal VI emendamento.
Con riferimento al processo legale, il magistrato conclude: “Nessuno può giustificare che un bambino di 14 anni venga accusato, processato, condannato e giustiziato in soli 80 giorni”.